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Mostra "Il Cenacolo di Leonardo per il Re Francesco I, un capolavoro in oro e seta"
Palazzo Reale, Milano   |   2019



Nell’ambito della manifestazione Il Cenacolo, ispirazione senza tempo Nexhibit Design ha ricevuto l'incarico di elaborare il progetto museografico, illuminotecnico e lo studio delle strutture espositive per una mostra allestita nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano e curata da Pietro Marani. La mostra costituiva un focus intorno all' Arazzo dell'Ultima Cena, una spettacolare grande copia del Cenacolo di Leonardo, fedele nell'iconografia e nelle dimensioni al capolavoro di Santa Maria delle Grazie, fatta realizzare da Francesco I nelle fiandre all'inizio del Cinquecento ed oggi conservata nei Musei Vaticani.

Intorno all'Arazzo erano presentati due dei dodici "Arazzi Trivulzio" e una serie di altre testimonianze tra dipinti, incisioni, metalli sbalzati, che ricostruivano il clima culturale nel quale l'Arazzo dell'Ultima Cena vide la luce.

Questa mostra si è tenuta nella Sala delle Cariatidi, un monumentale Salone da Ballo annesso da Giuseppe Piermarini nel XVIII secolo all'antico impianto di Palazzo Reale. Si tratta di una aula unica lunga oltre 40 metri, larga circa 12 e alta 18 che pone immediatamente il progettista di fronte al tema della scala architettonica. Ogni iniziativa in questo spazio, infatti, non può prescindere da questa impegnativa presenza e la comprensione del luogo e l'adattamento dell'allestimento è forse il nodo principale da affrontare nello sviluppo di un progetto.

Nel nostro caso l'Arazzo dell'Ultima Cena, coi suoi oltre 5x9 metri, e i due Arazzi Trivulzio, di 5x5 metri, avevano già in sé una scala compatibile con la Sala. Mentre gli altri oggetti, il più grande dei quali era un dipinto di circa 90x60 cm, andavano inseriti in una struttura espositiva che mediasse tra le loro modeste dimensioni e le monumentali proporzioni della Sala delle Cariatidi. Per questo abbiamo disegnato all'ingresso dello spazio espositivo un padiglione, molto aperto e surmontato da un tessuto semitrasparente, che consentiva al visitatore di accedere per gradi alla vastità della Sala delle Cariatidi, passando da un ambiente più raccolto con opere più piccole, al clamoroso Salone, dove poteva vedere presentato frontalmente il grande Arazzo.

La struttura di sostegno per l'Arazzo dell'Ultima Cena, uno scheletro in truss di alluminio rivestito solo nelle parti a vista con carter in legno e tessuto che ci ha permesso di rendere i lavori di montaggio molto rapidi, di limitare l'utilizzo di materiali rigidi per tutte le parti coperte degli arazzi e di contenere il peso complessivo poichè la Sala delle Cariatidi ha una portanza dei pavimenti relativamente bassa, ha consentito di ottenere dietro l'arazzo principale una sala di proiezione dove è stata presentata al pubblico una videoinstallazione "L’Ultima Cena: Tableau Vivant", con un filmato in altissima risoluzione, resa su uno schermo da 6x3 metri anch'esso ancorato alla struttura dell'arazzo, prodotto da Armondo Linus Acosta, con i premi Oscar, Vittorio Storaro, Dante Ferretti e con Francesca Lo Schiavo.


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